domenica 27 maggio 2018

Contesto tecnologico: il processo Bessemer

Una delle grandi innovazioni della Gilded Age avvenne in campo metallurgico.
Nel 1856 Henry Bessemer costruì un forno in grado di produrre acciaio su larga scala, dando vita alla "Steel Age". 

Fino ad allora il "metallo perfetto" era uno tra i metalli più pregiati, poiché la sua produzione constava di più fasi per una quantità minima della lega.
In genere l'acciaio veniva prodotto secondo il metodo del puddellaggio, che consisteva nell'inserire in un crogiolo del ferro e del carbonio sotto forma di ghisa o di carbone. Il processo avveniva in un forno a riverbero.

L'intuizioni di Bessemer fu quella di creare un "convertitore" in cui il processo constasse di un'unica fase: la ghisa grezza, dopo essere stata fusa nell'altoforno veniva poi ossidata attraverso dei fori posti nella parte inferiore del convertitore.
Una delle più grandi problematiche della sua invenzione fu la vasta presenza di azoto che si depositava durante il processo e  la quantità di fosforo prodotta, che abbassavano la qualità dell'acciaio e lo rendevano meno "puro" e resistente.

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